Ormai il traguardo è lì...ancora pochi metri e taglierò il nastro anche se questo caldo insopportabile in una perugia mai così torrida sta spremendo ogni mia energia residua. Devo stringere i denti e non cedere alle lusinghe della casa al mare, ancora 4 giorni e con spagnolo si concluderanno i miei sforzi qui. Direte voi: che bravo, però quel "ma"??

ecco il problema sta solo nel fatto che per una mia errata interpretazione della data di scadenza per la presentazione della domanda per la tesi, dovrò laurearmi a settembre, con conseguente rinvio della mega-iper-ultra festa e sbornia da coma etilico connessa. In più in quel periodo sarò straoccupato da preparativi per il mio sbarco a firenze quindi dovrò organizzare una specie di festa itinerante a perugia ospite di qualche amico...beh poteva andare peggio, la cosa mi ha procurato un pò d'ansietta, ma come mi ha detto lo psichiatra (già...tranquilli ha detto che sono un ragazzo d'oro solo un pò troppo fissato con date, appuntamenti e impegni e stressato da troppe responsabilità) e come ripeto a tutti voi...di ansia non si muore quindi un bel respiro e tutti in pista!

Fà uno strano effetto, eppure è così.
Strano davvero pensare che in una delle milioni di possibili combinazioni del caso sarei potuto essere un ragazzo americano di origini italiane, un Cloud o John Fabiani, uno di quelli con un nome che fanno subito intuire da dove provieni perchè lo pronunci in maniera troppo strana. Ma ora vi spiego.

Parlando con mio nonno del mio prossimo viaggio in quel di Miami (già, parto l'ultima settimana di luglio per raggiungere i miei amici) è saltata fuori una discussione molto interessante sul periodo Newyorkese -ma si scrive così???- del mio bisnonno Enrico. Sapevo che era stato in America per un lungo periodo di tempo, circa 40 anni, ma non conoscevo i dettagli. Partito disertore da Genova alla volta del canada il Nostro, analfabeta e non padrone ovviamente della lingua, si sobbarcò un viaggio di svariate settimane su un "vapore" per poi attraversare a piedi (...A PIEDI!!!) distese innevate e numerosi statarelli prima di accamparsi a "nova yorke" a vendere pesce da bravo marinaio Sangiorgese. Fin qui qualcosa immaginavo, ma mai avrei potuto sospettare è che lui inviò alla moglie (bisnonna chiaramente) il passaporto e il biglietto per raggiungerlo e che lei si rifiutò di partire per gli states, dettando così l'esilio del Nostro (incavolato nero) per ben 40 anni e il suo ritorno solo per morire di vecchiaia qui in italia. Mio nonno mi ha raccontato di aver appreso tutto questo solo di recente parlando con un compagno di avventura di suo padre, senza un minimo di rancore o di rimpianto, ma con gli occhi lucidi come non glieli vedevo da tempo, soprattutto quando ha collegato il fatto che io e mia cugina ci stiamo laureando mentre suo padre non sapeva neppure leggere e andò negli states. Cito : "lui aveva due palle cuscì".


Cya all boyz!

Casa dolce casa.

Mi appresto a passare una settimana a casa, cosa che non accadeva dal precedente natale e il pensiero, ora che sono arrivato dopo 2 ore entusiasmanti in groppa alla bimba, mi ha spiazzato. Non so voi ma per me il detto partire è un pò morire ha sempre avuto un fondamento più che valido. Oggi girovagando per la mia cittadina mi sono accorto di come tutto sia diverso, influenzato da grandi cambiamenti come da piccoli dettagli, segno che la vita continua mentre io sono altrove. Ma mentre prima la cosa era più graduale, ora mi accorgo di come le modifiche a questo che è, o forse è stato, il mio mondo diventano frenetiche cambiando lo scenario in cui ambientavo parte dei miei ricordi. Per fortuna le persone in genere cambiano molto meno velocemente dei luoghi e il piacere di sentirsi chiamato per nome mentre si passeggia gustandosi un cono, da qualcuno un tempo molto amico, il calore di una stretta di mano fanno passare l'attimo di esitazione e danno l'idea di essere davvero a casa.

ps:Ora me ne vado al mare, quello resta sempre lo stesso, ma prima vi dico di guardare nella colonna di destra dove ho messo la mia e-mail che è anche il contatto msn, perchè dal vivo sono un simpaticone e se volete faremo 2 chiacchiere.

Eh si mi hanno staccato la linea in quel di perugia, e sono molto restio ad andare in un internet point perchè i posts mi piace pensarmeli per bene. Questo mi porta quindi a non vedere cosa sta accadendo nei vostri fantastici mondi, spero che l'ape non sia partita ancora e che Piggio faccia ancora foto di bagni strepitosi. Comunque questo è un arrivederci a breve quando l'estate mi chiamerà al mare dove la rete non manca e avrò un pò di tempo libero da esami e dalla tesi.

a presto!

Prendete il libro più vicino a voi e aprite alla pagina 18. Cosa c'è scritto alla 4a riga?"che la Provvidenza aveva avuto la compiacenza di assegnargli"
Qual è l'ultima cosa che avete visto alla televisione? Episodi 23-24 della seconda serie di Lost in americano
Senza guardare indovinate che ore sono: 11:00
Adesso verificate che ore sono veramente: 10:58 (il mio orologio biologico spacca il secondo)
Oltre al rumore del vostro computer che altri rumori sentite? Il pomps che lava i piatti in cucina
L'ultima volta che siete usciti che cosa avete fatto? Lezione di spagnolo
Prima di cominciare questo questionario che cosa stavate guardando? La tazza del caffè fumante
Che cosa indossate? Maglietta di Charles "sir" Barkley e sotto del pigiama
Avete sognato la notte scorsa? Di essere in una scuola superiore, non la mia, con compagni di classe totalmente frutto della mia mente...
Quando avete riso per l'ultima volta? Penso stamattina leggendo uno degli esempi del libro di spagnolo
Cosa c'è sulle pareti della stanza in cui vi trovate in questo momento? Foto ritagliate da giornali, un puzzle (colazione sul grattacielo) incorniciato, varie linguaccie dei rolling stones, le carte dei Magnum 5 Sensi, Fotografie, la scatola del McPollo e la scimmia cattiva che vive nell'armadio di chris griffin
Avete visto qualcosa di strano oggi? non ancora
Cosa pensate di questo questionario? simpatico ma nulla di che (mi entusiasmo per altre cose ;P)
Qual'è l'ultimo film che avete visto? Se mi lasci ti cancello (al cinema me l'avevo perso)
Se diventassi multimiliardario stasera cosa faresti per prima cosa? tuta, stivali, ducati 999 e tutti gli amici a girare a Misano
Racconta qualche cosa di te che non sappiamo ancora: sono minuto, occhioni azzurri, un pò di stempiatura che mamma attribuisce allo stress io ai geni difettati, piercing al sopracciglio e Pak tatuato sulla caviglia (prevengo la domanda...leggete Berserk, Pak è un'adorabile elfo)
Cosa cambieresti? il Mio naso ma soprattutto la condizione di vita di circa 3 miliardi di persone
Ti piace ballare? ska, Rock'n'Roll, pogare un pò ma col sorriso
George Bush? NO
Quale sarà il nome del tuo primo figlio nel caso fosse una femmina? Michela
Quale sarà il nome del vostro primo figlio nel caso fosse maschio? Roberto
Avete già sognato di vivere all'estero? si, se non fosse per il russo ho adorato San Pietroburgo
Cosa vorreste che Dio vi dicesse quando varcherete la soglia del paradiso? i Tuoi amici aspettano di là
Quali sono le altre 4 persone che dovrebbero fare questo questionario sul loro blog? A questo punto chiunque passi di qui e non l'abbia ancora fatto

vado a docciarmi, che sono sfinito!

Ecco in tre foto la mia bimba RR, l'unica che mi da delle grandi soddisfazioni, attualmente in officina per una messa a nuovo e cambio delle gomme, pronta per quando il 16 tornerò a casa. Chissà cosa sta combinando quel pazzo di mio padre coi suoi 125 CV.

Ecco un altro momento libero. La nazionale mi da l'occasione per mollare un pò con spagnolo. Sono arrivato, 2 esami, dicono tutti: "sei arrivato". Arrivato? Dove?

Intanto ho avuto un attacco nostalgico, un momento in cui vividi sono tornati alla mente ricordi seppelliti da tempo, nascosti sotto la coltre spessa di più recenti spezzoni di vita, sommersi da nozioni che ho dovuto imparare, da faccie a cui non so a volte nemmeno far corrispondere un miscuglio sensato di lettere.

Marco "d'oliva", dal nome di sua nonna, professione migliore amico. Tornando a casa oggi ho visto casa sua, a pochi metri dalla mia, eppure lontana nel tempo. Gli occhi sembrano voler suggellare con qualche goccia salmastra il ricordo di quando cercavamo di progettare una base segreta, con accesso mimetizzato in una colonna e codici impescrutaili. Oppure di quando coi gessi disegnammo sul muro lo stemma di una squadra di basket NBA e giocavamo a fare gli shaquille. Tanti momenti condivisi, persino l'attimo in cui una scheggia di un sasso lanciato da lui mi perforò la retina facendo quasi venire il crepacuore alle nostre mamme, ci avevano resi complici e amici. Passando fuori casa sua mi è balenato in mente come questa possa essere cambiata, quali momenti vi sono stati vissuti dei quali non sò nulla, non immagino nulla. Come si arriva ad essere quasi estranei? Come si arriva a non sapere più nulla di persone per noi prima così importanti?

Qui è dove sono partito, non ditemi che sono arrivato, voglio ancora partire per mete più lontane ma stavolta non lascerò a terra nessuno.