Fà uno strano effetto, eppure è così.
Strano davvero pensare che in una delle milioni di possibili combinazioni del caso sarei potuto essere un ragazzo americano di origini italiane, un Cloud o John Fabiani, uno di quelli con un nome che fanno subito intuire da dove provieni perchè lo pronunci in maniera troppo strana. Ma ora vi spiego.
Parlando con mio nonno del mio prossimo viaggio in quel di Miami (già, parto l'ultima settimana di luglio per raggiungere i miei amici) è saltata fuori una discussione molto interessante sul periodo Newyorkese -ma si scrive così???- del mio bisnonno Enrico. Sapevo che era stato in America per un lungo periodo di tempo, circa 40 anni, ma non conoscevo i dettagli. Partito disertore da Genova alla volta del canada il Nostro, analfabeta e non padrone ovviamente della lingua, si sobbarcò un viaggio di svariate settimane su un "vapore" per poi attraversare a piedi (...A PIEDI!!!) distese innevate e numerosi statarelli prima di accamparsi a "nova yorke" a vendere pesce da bravo marinaio Sangiorgese. Fin qui qualcosa immaginavo, ma mai avrei potuto sospettare è che lui inviò alla moglie (bisnonna chiaramente) il passaporto e il biglietto per raggiungerlo e che lei si rifiutò di partire per gli states, dettando così l'esilio del Nostro (incavolato nero) per ben 40 anni e il suo ritorno solo per morire di vecchiaia qui in italia. Mio nonno mi ha raccontato di aver appreso tutto questo solo di recente parlando con un compagno di avventura di suo padre, senza un minimo di rancore o di rimpianto, ma con gli occhi lucidi come non glieli vedevo da tempo, soprattutto quando ha collegato il fatto che io e mia cugina ci stiamo laureando mentre suo padre non sapeva neppure leggere e andò negli states. Cito : "lui aveva due palle cuscì".
Cya all boyz!
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