Riprendo l'argomento del post precedente, visto quello che è successo ieri. 1979 e la voce di Billie Corgan risuonano nelle pieghe del cervello, ho bisogno di metabolizzare e di riorganizzare le idee e questa melodia che ricorda giorni caldi e corse nei prati è adatta allo scopo. Beh allora direte voi?!Sputa il rospo. Eccolo qua:
Nel pomeriggio arriva lo squillo sul cellulare da parte della Gnappa, tutto bene se non fosse che io da bravo idiota convinto del ruolo d'amico ho lasciato una sua foto sul cellulare. Sorriso stellare sul suo viso da bambina, durante il viaggio di ritorno da Urbino a Fermo, dopo 2 giorni in cui mi ero illuso che avrebbe potuto funzionare. Stupido.
Attimo di confusione. Mi rimetto sulle distribuzioni binomiali ancora un pò scosso, mi dico "stasera esco, cena fuori, non ci penso".
Come diceva DeLuigi "...tutto molto vero...", cena a casa di amiche, vino rosso, primo, secondo, gran finale collaudato: crepes con nutella e, udite udite, all'interno fetta di viennetta...orgasmo....
Stomaco pieno ci dirigiamo barcollando verso la solita birretta corretta e in fase "pasteggio" ecco arrivare la seconda mazzata. I miei amici sbiancano, nelle loro facce da sfattoni si fanno largo un paio di rughe contratte e poi..."ciao cate...".
Beh come potevo aspettarmi di non fare quest'incontro. Stupido. Lei si è trasferita qui l'anno scorso per seguire me, per cercare di recuperare qualcosa che stavamo perdendo, che ci stava scivolando dalle mani. Purtroppo per lei io non avevo ancora realizzato che tutto per me si era spento già da tempo, purtroppo per lei non volevo ammettere che l'unico motivo per cui non chiudevo tutto era che non volevo farla soffrire. Lei vedeva in me la sua unica via di fuga da una famiglia opprimente e dal mucchio di persone orribili che l'avevano sfruttata fingendosi amici. Ero ostaggio del terribile miscuglio di amore e disperazione che lei mi donava, terribile perchè era proprio per questa sua incapacità a crearsi qualcosa che non dipendesse da me che il suo amore diventava soffocante, nonostante i suoi enormi sforzi per farmi capire che avrebbe voluto cambiare. E io nella mia posizione di ostaggio non ero capace di strappare definitivamente, e allora ripiegavo su piccoli e grandi peccati, ogni volta sentendomi in colpa per la mia incapacità di provare ancora qualcosa e ogni volta ricascandoci. Spesso mi vergogno di quello che ho fatto, delle sofferenze che il mio modo di agire e la mia vigliaccheria le hanno causato. Ieri poi tutto sommato è andata bene, vedevo la scintilla di nostalgia che le brillava negli occhi, ma siamo riusciti a parlare un pò come due amici di vecchia data, scherzando un pò e raccontandoci quelle cose inutili che riempiono il tempo e danno la sensazione di sollievo.
Cavolo proprio ora Bohemian Rapshody....i'm just a poor boy....nobody loves me....andrò a lucidare la bimba...
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