Ormai il mondo si è capovolto del tutto. A parte i soliti luoghi comuni e la solita filastrocca del "non ci sono più le mezze stagioni", ci sono tendenze evidenti che non lasciano scampo. Senza andare fuori da quello che mi sono prefisso sarà il tema di questo mio momento libero di riflessione, il succo è che ormai sono quelli che fanno ridere ad essere i più seri, quelli che la gente comune si presta con più volontà ad ascoltare e a seguire. Il paradosso ieri con quel tragicomico svenimento del capo dell'opposizione, che in un momento di foga sviene che neanche nei film di Totò l'espressione del fu Da Curtis era così divertente. Tutto questo mentre il ciclone Fiorello imperversa in radio e in Tv, il mitico Crozza propone una satira intelligente (ma soprattutto argomentata) di molti personaggi politici e non, e il sempiterno Grillo saltella qua e la sui temi scomodi ai più con sollevazioni popolari dei bloggers. Ormai sono i comici quelli che permettono alla gente di accendere il cervello, quelli che hanno opinioni pesanti e sono in grado di esprimerle con termini che la gente capisce, svelando gli altarini su cui la politica demagogica si fonda, mentre i ministri si insultano in parlamento e in tv dando manifestazioni di ignoranza pubbliche alle Iene. Diamo un seggio a Grillo o a Crozza, o ancora ad Antonio Albanese, magari quello che oggi con l'addio di Cossiga si è liberato.
Go Ahead, Share Your Thoughts! .